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Voglio in questa pagina riscrivere la
storia del nostro Santuario sulla base dei
documenti disponibili a tutt'oggi.
Pazientemente, girando e rigirando i
manoscritti in questo nostro archivio, ho
trovato alcuni fogli scritti a mano, dalla
calligrafia discretamente leggibile, e da
un inchiostro ingiallito dal tempo, alcune
note lasciate da un topo di biblioteca e
meticoloso ricercatore di documenti
storici, P. Ignazio da Inzago.
Tramite questi documenti, rispondo alla
domanda quando é stato eretto
questo Santuario: nel 1463. La stessa
data, ci viene data da Padre Emanuele da
Uboldo, lui pure ricercatore diligente ed
attendibile.
Ho potuto constatare, consultando
alcuni scritti, dalle discrepanze circa la
data della costruzione, e questo
perché alcuni scrittori, anche
recenti, si sono confusi con altre
costruzioni, che qui voglio precisare.
La
facciata del
Santuario
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Prima confusione, e dato dalla
costruzione di una piccola chiesa, o
cappella, chiamata il Pozzo del Madonna, e
più tardi La Vergine del Fonte.
Questa fu eretta in seguito a vari
miracoli, avvenuti tramite l'acqua che
scaturiva ai piedi di una santella o
piccola cappella dove venne dipinta una
Madonna allattante il piccolo Gesù,
e la costruzione di questa piccola
cappella venne costruita, come ci risulta
dai documenti, per la permuta terriera
rinvenuti dall'Abate Romani nell' archivio
del Capitolo della Cattedrale di Cremona e
da lui pubblicate nelle sue memorie
storiche di Casalmaggiore nell'878.
Questa cappelletta fu oggetto di
venerazione per la sua acqua
miracolosa.
L'ampliamento in una vera chiesetta,
con bagni per le donne e per gli uomini,
venne costruita nel 1320. Questo lo
conferma anche il Padre Porcello di
Casalmaggiore, servita, scrittore della
meta del secolo XVIII. E questa cappella
corrisponde, oggi, alla cripta sottostante
l'altare, in proporzioni più grandi
perché abbracciava anche i due
altari, oggi denominati S. Francesco e S.
Antonio, dai quali altari si scendeva
nella Cappella, per la preghiera e per i
bagni.
Alcuni hanno confuso le date della
costruzione di questa Cappella con
l'attuale Santuario. Un'altra confusione
ci é pervenuta da alcuni storici,
che senza consultare le fonti, si sono
attenuti alla tradizione, tramandata a
voce da padre in figlio.
La chiesetta (chiamiamola così)
era diventata meta di pellegrinaggi per le
grazie che la Madonna abbondantemente
distribuiva, era servita spiritualmente da
un padre servita, così ci afferma
gli annali dei padri serviti.
"Qual fosse la Chiesa in allora
assegnata ai servi di Maria", gli Annali
dei servi di Maria, fanno supporre che una
tal chiesa era l'antica di S. Rocco.
Gli annali suddetti asseriscono poi,
che nell'anno 1471, il convento dei
serviti fu trascolato dal Castelnuovo, al
luogo della Fontana, dove già P.
Giacomino di Alessandria prestava
servizio.
I Serviti abbandonarono Casalmaggiore
per rifugiarsi alla Fontana, per la forte
corrosione del fiume Po'. Questo fatto,
viene confermato da un documento autentico
rogato dal nostro notaio Ubertino Archenti
30 ottobre 1471.
Perciò per essere più
chiari, nel 1463 veniva costruito
l'attuale chiesa Santuario, che per
volontà del popolo di Casale, in
località dove già esisteva
una piccola chiesetta, chiamata Madonna
del fonte o del pozzo, e veniva costruita
non solo per i tanti miracoli li operati
per l'intercessione della Madonna, ma
soprattutto per un voto fatto ai Casalesi,
per essere preservati dalla peste e altre
calamità. "Vergini Matri templum
olim vovit Casimaius at pestilentia
liberatum est anno MCDXCVII".
Veniva in seguito, affidata ai Padri
Servi di Maria, e sempre dagli annali
servi di Maria, comperarono in seguito il
terreno da signor Battista Vailari per la
costruzione del convento.
P. Ignazio da Inzago, ha consultato
l'archivio di stato in Milano che
raccoglie molto materiale della
soppressione napoleonica sugli istituti
religiosi sulle Chiese e Santuari.
P. Emanuele da Uboldo, ha consultato
documenti trovati negli archivi della
Diocesi di Cremona, negli archivi di Parma
e Guastalla. Tutto questo sarebbe un
ottimo materiale per una tesi di Laurea di
lettere e di storia, e ne verrebbe fuori
una bella opera voluminosa. Storia di 5
secoli che ha avuto tanta parte nelle
vicende ecclesiastiche, religiose civili e
politiche di questa città di
Casale.
P. F.
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